Tramontata la scenografia vertiginosa del Seicento con l’avvento del Secolo dei Lumi la festa privata si allinea ai gusti europei ma con modi e opere del tutto peculiari: l’antichità si mescola al cibo, l’evocazione alla moda, il tutto congelato in rituali di etichetta talvolta anacronistici.
La storia delle feste a Roma si dipana così fra i profumi degli stufati e l’aroma dell’incenso, fra inni sacri e fuochi di artificio, corse di cavalli e vie crucis di zucchero, sotto una pioggia di acque profumate e confetti, fra il vociare di cenciosi pargoli festanti e il getto delle fontane che danno vino.

Roberto Valeriani