Le origini, la teatralità dei costumi del muto, seguiti da un periodo d’improvvisazione dove spesso le attrici si portavano gli abiti propri (alle origini non era menzionato il regista, figuriamoci un costumista). E poi la professionalizzazione con stilisti-artisti che pensavano agli abiti di scena, insieme con il regista, come integrazione della narrativa, qualcosa che approfondiva la percezione dei caratteri, i loro umori, la posizione sociale e così via. Il cinema e i costumi offrono una ricchezza di aneddoti che rendono bene l’idea del significato degli abiti nel cinema.

Anselma Dell’Olio