La passione per l’arte non ha sempre stimolato la parte migliore dell’uomo. Quando si è trasformata in ossessione, ha sollecitato anche le parti più oscure di donne e uomini che hanno fatto di tutto per ottenere un dipinto, un affresco o una scultura. La storia ci insegna che l’incontro tra l’ambizione sfrenata degli artisti e il desiderio di possesso dei mecenati spesso provoca un cortocircuito pericoloso, che genera opere d’arte frutto di operazioni ambigue, sotterfugi, vendette e intrighi. In questa storia scorretta dell’arte si muovono geni come Raffaello, Michelangelo, Correggio, Caravaggio, Bernini, sostenuti da cardinali, papi, principi e badesse che non hanno resistito ad usare i mezzi meno nobili per dare vita a capolavori eccezionali.

Costantino D’Orazio